INTRO
<< La Cuscuta è una pianta unica: non possiede radici ed è quasi del tutto priva di foglie. Il seme emette inizialmente piccole superfici bianco-rosate, che riflettono e assorbono i suoni del paesaggio; oscillano in loro risposta, proteggendo la crescita dello stelo centrale, ancora vulnerabile…Esso si fa poi resistente, inizia a ricevere i suoni e si lascia trasportare da essi verso altre piante vicine. Ogni suono moltiplica lo stelo primitivo e direziona nuovi percorsi. Filiforme, ormai diramata, in essa tutto risuona: si avvolge alle piante ospiti e continua a usare i suoni per lanciarsi oltre, in un groviglio giallo-rossastro. La filamentosa crescita non si arresta e così i suoni…In primavera, e fino a tarda estate, il groviglio reagisce alla voce dell’uomo: le sue frequenze la fanno fiorire. Fiori a forma campanulata, calici carnosi, rosati>>.
Tratto da un’intervista su suono e piante infestanti con H.M.
MANI
ONDE
SUPERFICI
[risposta – trascinamento]
ESERCIZI DI ASCOLTO
EXATR
walk:
da deposito EXATR
a nessuna parte
GIARDINO DI SANTA CHIARA
walk:
da deposito
EXATR
a Giardino di Santa Chiara
FORO
BOARIO
walk:
da deposito EXATR
a Foro Boario
PORTICI
walk:
da deposito EXATR
a Piazza Orsi Mangelli
PIAZZETTA DELLE OPERAIE
walk:
da deposito EXATR
a Piazzetta
delle Operaie
EXATR
[deriva]
walk:
da deposito EXATR
a nessuna parte
Journal [walks |estate 2022]
• 27 giugno, 2022 | ore 09:21
Cammino e guasto la ghiaia al margine erboso, inaridito. 7 inerti si
depositano su una lastra liscia, la prima di una serie posta a corridoio e confine del prato. 7 pietre:
la loro ombra si prolunga alla mia sinistra e mi consegna la direzione di un nuovo percorso, appena
prima di oscillare al passaggio dell’autobus numero 11.
• 19 luglio, 2022 | ore 17:39
Area abbandonata. Terreno posto a 1Km da EXATR e circa 11 minuti di
cammino per il passo odierno. Disordine di cemento, fango rovinato, sassi ed erbacce ovunque. Nulla si
innalza dal suolo oltre al mio ginocchio a parte un ferro arrugginito e curvo, un tondo nervato
attaccato chissà dove sottoterra. Dista diversi metri, forse una decina. Miro e avanzo diritto in quella
direzione: cammino risoluto fino a che il mio piede sinistro incontra resistenza, avvinghiato a fili
gialli, vegetali. Riscatto il passo lacerando: una serie di suoni sordi, crepitanti e simili alla
consonante /t/ si riflettono nel muro vicino e attirano la mia attenzione
deviando il mio percorso.
• 19 luglio, 2022 | ore 19:01
Linea verticale, verde-vegetale. Miro e avanzo verso di essa riempiendo
la distanza che ci separa con la voce (drone vocale | Mi b, 155 Hz). Raggiunta la linea
verticale, continuo a camminare seguendo la direzione indicata dalla sua ombra, un angolo acuto che mi
dirige a un muro spaccato, senza intonaco. Il suono della mia voce non si ferma. Sono ormai a pochi
centimetri dal muro e ne sento l’odore umido mentre la vibrazione della mia voce si sposta dalle labbra
serrate alla regione occipitale.
• 1 settembre, 2022
ore 11:19 [Foro
Boario]
Un lampo viola, rasoterra, coincide con lo stormire delle foglie: settantadue alberi equidistanti, forse della stessa età, consegnano un corpo sonoro alle forme del vento.
• 3 Agosto, 2022
La camminata finisce vicino al deposito, ora EXATR. Crepuscolo. Il battito di mani, l'ultimo, risuona metallico e quadrato, illuminando dei fori rugginosi, distribuiti nel muro alla mia sinistra.
[EXATR] Buio pesto.
Il pipistrello immette suoni nel deposito. Percepisce lo spazio grazie a essi
e si orienta con il loro eco. Costringe ciò che lo circonda a rivelarsi, creando un mondo di rimbalzi.
Urla per inviare segnali forti abbastanza da riecheggiare nei muri, nelle superfici, nei corpi. Il buio
si dissolve continuamente: ogni eco crea un’istantanea luminosa, mostra posizioni e ostacoli, direzioni
e movimenti. Il pipistrello vola, vola e caccia, fino all’alba.
L’ecolocalizzazione è la capacità di alcuni animali di orientarsi nei movimenti e individuare corpi estranei o altri animali basandosi sull'eco di suoni che loro stessi emettono.


















